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Continua il “piano anti caldo” per gli anziani: più di 1.300 le persone contattate

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Continua in questi giorni di caldo intenso il piano di salvaguardia per le persone più anziane predisposto dall’ausl Romagna con la partecipazione dei Comuni e delle associazioni di volontariato del territorio. Nell’ultima settimana di caldo intenso si sono intensificati i contatti telefonici, che hanno superato quota 1.300, e le visite a domicilio da parte delle assistenti sociali, nell’ordine di una decina, per gli anziani particolarmente in difficoltà e soli.

I contatti telefonici sono stati anche l’occasione per ricordare alcuni comportamenti virtuosi che possono migliorare la quotidianità e prevenire l’insorgere di situazioni di pericolo.

Per esempio invitare l’anziano a mantenere rapporti con altre persone, favorire l’incontro in luoghi possibilmente freschi o condizionati; uscire di casa solamente nelle ore più fresche della giornata (ed evitare assolutamente di uscire dalle ore 11.00 alle 17.00), oppure ricordare che fare bagni o docce con acqua tiepida abbassa la temperatura corporea più rapidamente di altre soluzioni.

Si ricorda che l’Azienda AUSL di Rimini ha attivato un servizio telefonico per raccogliere segnalazioni di casi a cui l’anziano stesso, o qualsiasi altra persona che conosca situazioni di criticità, possa fare riferimento:

EMERGENZA CALDO 0541 707305

attivo dalle 9.00 alle 18.30 dal lunedì alla domenica

“Quando il caldo aumenta d’intensità – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – non si tratta solo di predisporre le giuste precauzioni mediche con interventi come quelli messi in campo dall’Ausl, ma anche di portate a persone sole e in difficoltà un supporto psicologico, una parola di vicinanza e supporto. Questo fanno le assistenti sociali e i volontari che contattano  telefonicamente gli anziani più esposti, non solo una verifica di protocollo, ma un vero e proprio supporto psicologico e morale. Dei veri e propri “angeli”, come a volte sento chiamarli dagli anziani stessi,che, oltre a informarsi sulle condizioni di salute e a fornire alcuni consigli, riescono anche solo con la loro vicinanza a rassicurare tanti anziani soli”.

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LaNuova

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