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Al Comune di Rimini il patrimonio della Fondazione Federico Fellini

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 Nella seduta di martedì 31 marzo 2015, la Giunta comunale di Rimini ha approvato l’accettazione del patrimonio dell’associazione ‘Fondazione Federico Fellini – Associazione culturale Onlus’.

Con la devoluzione dei beni appartenuti alla Associazione Fondazione Federico Fellini il Comune di Rimini ha acquisito la proprietà del suo patrimonio, di cui fanno parte il “Libro dei sogni”, oltre 500 opere grafiche e disegni del Maestro provenienti da Fondi appartenuti ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori, una rilevante biblioteca specialistica composta da libri e riviste e dedicata all’editoria italiana e straniera, e una raccolta di foto dei più importanti fotografi di scena del panorama nazionale e internazionale, i cui originali sono conservate nei principali archivi fotografici. A questo materiale si aggiungono soggetti, sceneggiature, trattamenti – alcuni anche inediti – , una collezione di locandine e manifesti originali e una sezione audiovisiva comprendente una ricca documentazione proveniente dalle Teche Rai.

A breve questo patrimonio sarà consultabile e reso disponibile e in futuro costituirà il nucleo del Museo Fellini.

 “Si tratta dell’ultimo passaggio formale, a chiudere la sofferta vicenda dell’associazione ‘Fondazione Federico Fellini’- spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Rimini, Massimo Pulini-. E’ chiaro che tutta l’eredità documentale dell’istituzione liquidata diventerà uno dei cardini su cui poggia il progetto di valorizzazione e promozione della figura del Maestro, messo in campo da Rimini. Il restauro del cinema Fulgor in Casa del Cinema ormai in avanzatissima fase, sede deputata al centro di documentazione e studio con l’apertura probabilissima nella primavera 2016; la definizione del Museo Fellini negli spazi interni e esterni dell’ala moderna e contemporanea con il coinvolgimento della corte e il collegamento (attraverso la ridefinizione delle opere di arredo urbano) con la Casa del Cinema; il percorso di riqualificazione degli argini del Marecchia attraverso forme di installazione artistica, ispirate principalmente alle opere e alla poetica di Fellini; compongono un quadro sfaccettato ma omogeneo che, per la prima volta, renderà riconoscibile in tutte le parti della città l’impronta inconfondibile del regista, passando da una filosofia di tributo simbolico o formale, comunque elitario, a una valorizzazione tangibile, diffusa e dunque popolare che renderà finalmente Rimini città dai luoghi e dalle atmosfere felliniane”.

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LaNuova

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